Portale della Fondazione Opera San Camillo - Ecografia in gravidanza: quali e quando farle - Bologna
Esame campo visivo
La perimetria computerizzata offerta dal nostro ambulatorio di Oculistica è un test non invasivo che consente di verificare l’ampiezza del campo visivo e, all’interno di questo, di misurare la sensibilità agli stimoli luminosi nei diversi settori.
Come si svolge la perimetria computerizzata al Poliambulatorio San Camillo di Bologna?
L’esame viene compiuto in un ambiente buio all’interno del quale il paziente è seduto davanti ad uno strumento, il perimetro, dotato di uno schermo concavo dove compaiono gli stimoli luminosi. Il test è condotto prima su un occhio poi sull’altro. Per tutta la sua durata il paziente deve mantenere lo sguardo fisso su una luce gialla posta al centro dello schermo e premere un pulsante ogni qualvolta vede accendersi una luce bianca di intensità variabile. Questa luce viene proiettata in diverse posizioni, in modo da saggiare l’integrità del campo visivo in tutti i quadranti (superiore, inferiore, nasale e temporale). Di norma l’esame dura fra i 5 e gli 8 minuti per occhio. È comunque possibile effettuare delle pause se è necessario riposarsi.
In quali patologie dell'occhio è utile l’esame del campo visivo?
La perimetria computerizzata trova applicazione per numerose patologie. In primo luogo è utilizzata per la diagnosi ed il follow-up del glaucoma, per il quale rappresenta a tutt’oggi l’esame più importante.
L’esame del campo visivo è fondamentale anche per la diagnosi di patologie infiammatorie, degenerative o vascolari a carico del nervo ottico (neuriti e neuropatie ottiche), nonché per tutte quelle malattie che possono colpire il nervo ottico in maniera diretta o indiretta.
La visita oculistica è un esame approfondito che va al di là del semplice controllo della vista.
Questi sono gli specialisti di Oculistica che trovate al Poliambulatorio San Camillo
Prestazioni in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale e con numerosi Enti e Fondi Assicurativi.
Ecografia in gravidanza: quali e quando farle
L’ecografia di screening del primo trimestre andrebbe eseguita tra la 10+0 e la 13+6 settimana di gestazione. Al fine di stabilire:
- la corretta datazione della gravidanza
- l’attività cardiaca
- il numero dei feti
In gravidanza è utile effettuare tre ecografie: primo trimestre per determinare la datazione della gravidanza, nel secondo trimestre per lo studio della morfologia fetale e infine nel terzo trimestre per lo studio della crescita fetale.
Quali sono le ecografie utili da fare in gravidanza?
In gravidanza è utile effettuare tre ecografie:
- primo trimestre (datazione gravidanza)
- secondo trimestre (studio della morfologia fetale)
- terzo trimestre (studio crescita fetale)
Cosa si può vedere con l’ecografia morfologica?
L’ecografia morfologica valuta l’anatomia fetale secondo un protocollo prestabilito per l’individuazione di malformazioni fetali maggiori.
È possibile fare l’ecografia in 3D? Quali sono le differenze con quelle tradizionali?
L’ecografia in 3D è un esame prenatale privo di rischi e fornisce un’immagine tridimensionale del feto. È possibile effettuarla già nelle prime settimane di gravidanza, ma il periodo ottimale è quello compreso tra la settimana 23- 24 in quanto il feto raggiunge dimensioni giuste per avere una resa visiva ottimale.
L’ecografia tradizionale 2D fornisce un’ immagine bidimensionale del feto; le immagini del feto in movimento sono visibili sul monitor ma sono piatte e in bianco e nero; é quindi difficile a volte per i genitori, distinguere il feto nella foto scattata da un’ecografia 2D.
La differenza tra le due modalità ecografie e che l’ecografia 3D consente di catturare le immagini che rivelano i dettagli del feto.
Un ulteriore avanzamento negli ecografia 3D è l’ ecografia 4 D che consiste nel visualizzare la sequenza di immagini 3D in movimento in tempo reale.
La prima ecografia in gravidanza è preferibile che sia esterna o interna?
È preferibile fare l’ecografia transvaginale, quindi interna, come prima ecografia in gravidanza in quanto è in grado di evidenziare più precocemente le immagini dell’embrione e la sua attività cardiaca.
Dott. Paola Miniaci
Ginecologa