Portale della Fondazione Opera San Camillo - Giornata mondiale senza tabacco - Bologna
Giornata mondiale senza tabacco
Questa ricorrenza è stata istituita nel 1987 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per sensibilizzare il pubblico sulle conseguenze dannose del tabacco e per stimolare azioni globali per ridurne il consumo. Un invito a tutti i fumatori a prendersi una pausa per riflettere sui gravi rischi per la salute e puntare a ridurre o abbandonare questa dannosa abitudine.
Il focus del 2024 è volto a proteggere i giovani dalle aggressive politiche di marketing messe in atto dall'industria del tabacco. La campagna dell’OMS mette in luce come i produttori del settore orientino le loro promozioni pubblicitarie verso il target debole dei giovani, cercando di attirare una nuova generazione di consumatori e creare un'onda di dipendenza a lungo termine.
Quali sono i rischi per chi fuma?
Tumori: in Italia del 91% di tutte le morti per cancro al polmone negli uomini e del 55% nelle donne e di un aumento considerevole del rischio di cancro a vescica, fegato, laringe, esofago e pancreas.
Manifestazioni broncopolmonari: dalla bronchite cronica all’enfisema (allargamento degli alveoli polmonari con distruzione delle pareti), dagli episodi asmatici a infezioni respiratorie ricorrenti.
Cardiopatie e malattie coronariche: il fumo è la causa principale di infarto e patologie coronariche in uomini e donne.
Problemi circolatori: arteriosclerosi delle coronarie e delle altre arterie con il rischio di eventi estremi, come l’ictus o l’aneurisma aortico.
Demenza: studi recenti permettono di ipotizzare che il restringimento e indurimento delle arterie, compromettendo l'apporto di ossigeno al cervello, può comportare declino mentale.
Fonte: Ministero della Salute - Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria (Danni derivati dall’uso del tabacco - 2018)
Il Poliambulatorio San Camillo in prima linea per la salute
Da sempre siamo impegnati per la diagnosi e la cura di numerose patologie a cui i fumatori sono facilmente soggetti, come le malattie cardiovascolari e polmonari. Il primo passo, e il più importante, resta sempre la prevenzione, che significa scoraggiare il consumo iniziale o abbandonare l’abitudine.
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