Portale della Fondazione Opera San Camillo - Giornata mondiale della vitiligine - Bologna
Esame campo visivo
La perimetria computerizzata offerta dal nostro ambulatorio di Oculistica è un test non invasivo che consente di verificare l’ampiezza del campo visivo e, all’interno di questo, di misurare la sensibilità agli stimoli luminosi nei diversi settori.
Come si svolge la perimetria computerizzata al Poliambulatorio San Camillo di Bologna?
L’esame viene compiuto in un ambiente buio all’interno del quale il paziente è seduto davanti ad uno strumento, il perimetro, dotato di uno schermo concavo dove compaiono gli stimoli luminosi. Il test è condotto prima su un occhio poi sull’altro. Per tutta la sua durata il paziente deve mantenere lo sguardo fisso su una luce gialla posta al centro dello schermo e premere un pulsante ogni qualvolta vede accendersi una luce bianca di intensità variabile. Questa luce viene proiettata in diverse posizioni, in modo da saggiare l’integrità del campo visivo in tutti i quadranti (superiore, inferiore, nasale e temporale). Di norma l’esame dura fra i 5 e gli 8 minuti per occhio. È comunque possibile effettuare delle pause se è necessario riposarsi.
In quali patologie dell'occhio è utile l’esame del campo visivo?
La perimetria computerizzata trova applicazione per numerose patologie. In primo luogo è utilizzata per la diagnosi ed il follow-up del glaucoma, per il quale rappresenta a tutt’oggi l’esame più importante.
L’esame del campo visivo è fondamentale anche per la diagnosi di patologie infiammatorie, degenerative o vascolari a carico del nervo ottico (neuriti e neuropatie ottiche), nonché per tutte quelle malattie che possono colpire il nervo ottico in maniera diretta o indiretta.
La visita oculistica è un esame approfondito che va al di là del semplice controllo della vista.
Questi sono gli specialisti di Oculistica che trovate al Poliambulatorio San Camillo
Prestazioni in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale e con numerosi Enti e Fondi Assicurativi.
Giornata mondiale della vitiligine
Istituita nel 2011, la Giornata mondiale della vitiligine mira a sensibilizzare l'opinione pubblica su questa condizione, che colpisce l'1-2% della popolazione mondiale ed è caratterizzata dalla perdita di pigmentazione cutanea.
Che cos'è la vitiligine e quali sono le sue cause?
La vitiligine è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i melanociti, le cellule responsabili della produzione di melanina, causando la comparsa di macchie bianche sulla pelle. Le cause esatte non sono state ancora completamente comprese, ma si ritiene che fattori genetici e ambientali possano contribuire allo sviluppo della condizione.
Qual è l'impatto psicologico della vitiligine?
Sebbene la vitiligine non sia dolorosa né contagiosa, può avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone colpite. Le macchie visibili possono influire sull'autostima e portare a isolamento sociale, ansia e depressione. È fondamentale promuovere l'accettazione di sé e combattere lo stigma associato alla condizione. Proprio per questo per il Poliambulatorio prendere in carico questa patologia non significa solo farlo dal punto di vista dermatologico, ma anche da quello psicologico.
Quali sono le opzioni terapeutiche per la vitiligine?
Attualmente, non esiste una cura definitiva per la vitiligine, ma diverse terapie possono aiutare a ripigmentare la pelle o a uniformare il tono cutaneo. Tra queste:
- terapie topiche, con creme a base di corticosteroidi o inibitori della calcineurina;
- fototerapia, ovvero esposizione controllata a raggi UVB a banda stretta;
- trattamenti chirurgici nei casi più gravi, con trapianto di melanociti;
- supporto psicologico, con counseling per affrontare l'impatto emotivo della condizione.
A questo proposito, ricordiamo l’importanza di consultare uno specialista per determinare il trattamento più adatto alla propria condizione.