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Patologie renali e come diagnosticarle
Il malfunzionamento dei reni è dovuto alla progressiva perdita delle unità funzionali chiamate nefroni (alla nascita ne abbiamo 1 milione per rene) a causa di malattie o senescenza, ovvero il naturale decadimento strutturale e funzionale dovuto all’età.
Quando i reni non funzionano bene quali sono i sintomi?
Spesso le patologie renali si sviluppano, e avanzano, con pochi sintomi e pochi segni evidenti. Segnali che vanno però colti precocemente per la forte tendenza alla cronicizzazione delle malattie renali verso l’insufficienza funzionale irreversibile. Esistono comunque manifestazioni cliniche ben evidenti come le coliche renali, gli edemi da nefrite e i disturbi urinari da patologia infettiva oppure ostruttiva dell’apparato urinario.
Quali sono le patologie renali più frequenti?
Insufficienza renale
Il rene è un organo con ampia capacità di compenso e per questa ragione i sintomi sono spesso lievi e, soprattutto, tardivi: ipertensione, nausea, anemia, edemi declivi (per esempio gambe gonfie), astenia, ovvero spossatezza. Per prevenire o comunque rallentare il peggioramento asintomatico dell’insufficienza renale è fondamentale che la diagnosi sia precoce.
Calcoli renali
Una visita accurata con eventuale completamento di diagnostica per immagini può consentire di arrivare alla diagnosi di calcolosi renale. Fattori predisponenti sono la familiarità e i precedenti clinici.
Nefrite
La nefrite è un'infiammazione del rene che può essere provocata da batteri o dall’introduzione nel corpo di una tossina (per esempio funghi velenosi). Si manifesta in maniera differenziata a seconda dell’origine: gonfiori delle caviglie o del viso, ipertensione, bruciore a urinare, sangue nelle urine, febbre, difficoltà respiratoria, eruzioni purpuree sulla pelle.
Quali esami sono utili al nefrologo?
- funzionalità renale: azotemia, creatininemia
- dosaggi elettrolitici: calcio, potassio
- esami metabolici: glicemia, uricemia, assetto lipidico
- emocromo
- esame urine
- ecografia renale
In base alle condizioni di ciascun paziente, il nefrologo potrebbe aggiungere, in seguito alla visita, esami ecografici, test immunologici, controlli di secondo livello sull’esame urine e, se necessaria, anche la biopsia renale, da effettuare con un ricovero ospedaliero.
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